Un anno fa, era maggio mi apprestavo a fare un corso, un evento importante per me, così importante che mentre lo facevo non ne ero per nulla consapevole.
In quell’occasione conobbi delle bellissime donne, ricche e vitali; scambiammo momenti, esperienze, vita e nacquero delle collaborazioni. Ed ecco il punto…quest’anno una di queste collaborazioni mi ha potato a Tenerife.
I viaggi nella mia vita sono sempre stati delle esperienze iniziatiche, parto in un modo e torno che sono una persona diversa, ma in questa occasione lo è stato ancora di più!
Ero in viaggio; stavo lavorando; ero in vacanza; conoscevo persone nuove, luoghi nuovi e aspetti di me mai visti.
Il tutto era stato architettato dal mio spirito un anno fa…a mia insaputa!
Tutta la mia fretta, il mio desiderio di cambiare, le mie aspettative avevano un appuntamento in quel luogo ed in quel momento ma io nel frattempo mi struggevo, ero scalpitante, irrequieta, dubbiosa, sfiduciata e chi più ne ha più ne metta.
Quale sarebbe stato il risultato se invece mi fossi messa in una posizione fluida, accogliente, rispettosa di me e della vita? Come sarebbe cambiata la qualità del mio tempo?
Vorrei che questa riflessione rimanesse con me per lungo tempo, che questa saggezza acquisita si radicasse dentro di me e cioè: che ciò che è destinato a me non può che arrivare a me, non ha altra scelta!
Con destinato non intendo essere fatalista ma intendo dire che ciò che ho seminato, accudito, curato, protetto, osservato produrrà un frutto che è mio di diritto e quel frutto avrà il gusto più squisito che avrò mai assaggiato.
Grazie vita!